L’UE prepara una revisione del GDPR per spingere l’intelligenza artificiale
Nuove regole su dati anonimi, meno banner dei cookie e una semplificazione normativa attraverso il Data Act
L’Unione Europea sta lavorando a un aggiornamento mirato del GDPR per facilitare l’addestramento dei sistemi di intelligenza artificiale. La riforma punta a introdurre definizioni più precise e strumenti più chiari per distinguere i dati realmente anonimi, permettendone un utilizzo più ampio e sicuro nei processi di training degli algoritmi.
L’obiettivo è bilanciare innovazione e tutela della privacy, offrendo alle imprese un quadro giuridico più stabile.
In parallelo, Bruxelles intende affrontare un problema sempre più sentito dagli utenti: la “cookie banner fatigue”. Le nuove linee prevedono che i cookie a basso rischio non richiedano più la comparsa di continui pop-up di consenso. La gestione delle preferenze sarà centralizzata direttamente nel browser, e i siti web dovranno adeguarsi automaticamente alle scelte dell’utente.
Questi interventi si inseriscono in una strategia più ampia di razionalizzazione della normativa europea sul digitale. L’UE punta infatti a integrare diverse disposizioni oggi frammentate in un unico quadro coerente: il Data Act, che diventerà il nuovo riferimento per la gestione e la condivisione dei dati all’interno del mercato unico.
