L’associazione di commercianti Vivi Seregno, con il sostegno del comune e di Confcommercio, ha pronto un piano per creare un marketplace con servizi unificati per tutti gli esercizi aderenti
Nata prima dell’emergenza sanitaria, l’idea di riunire in un marketplace i commercianti di Seregno, centro molto attivo nello shopping della provincia di Monza-Brianza, è ora divenuta un’esigenza impellente.
Per questo Viviseregno, attività non a scopo di lucro nata dall’unione di più associazioni di commercianti della cittadina, ha deciso di spingere sull’acceleratore e raccogliere le adesioni per creare un ecosistema online in cui ciascun negoziante avrà la propria vetrina (al momento sul sito ognuno di essi ha una semplice pagina di presentazione con orari, servizi ecc.) ma la logistica sarà centralizzata.
L’idea è che i clienti possano ordinare merce dai diversi negozi ma le spedizioni degli ordini siano gestite in comune, in modo da ridurre il numero di spedizioni e il costo del servizio per gli utenti.
Una specie di mini-Amazon dei commercianti di Seregno. Ma la differenza più eclatante per i promotori dell’iniziativa sono le persone, i proprietari dei negozi, che offriranno servizi personalizzati e le loro competenze specifiche nell’aiutare la scelta dei clienti, in netta contrapposizione rispetto al “tuttologo” Amazon.
Non solo negozianti, anche artigiani e liberi professionisti potranno offrire le proprie prestazioni sul marketplace, che rappresenterà quindi un centro non solo per lo shopping ma anche per i servizi della città di Seregno.
Il comune sosterrà la metà delle spese dei negozianti per i primi 3 anni di gestione della piattaforma e prenderà in carico le spese di marketing e promozione. Anche la Confcommercio locale assicurerà supporto all’iniziativa.
Durante la conference call di presentazione del progetto hanno partecipato più di 50 esercenti e sono state raccolte numerose adesioni: l’entusiasmo non manca e l’associazione Vivi Seregno conta così di portare benefici concreti ai negozianti e ai clienti, facilitando l’accesso al commercio online anche per le attività più piccole e con poche competenze in materia.