La Legge di Bilancio 2021 è stata approvata in via definitiva dal Senato con 156 voti favorevoli e 124 contrari, confermando così la fiducia al Governo sulla Manovra e introducendo alcune interessanti misure che nei prossimi mesi saranno messe in atto con l’intento di aumentare il livello di digitalizzazione del nostro Paese.
Così l’Italia prova ad aumentare il livello di digitalizzazione
Una di tali misure è quella studiata per sostenere l’accesso delle famiglie a basso reddito (al momento è in via sperimentale per due anni e soltanto per i nuclei con ISEE inferiore ai 20.000 euro che beneficiano del voucher banda ultralarga) ai servizi informativi: i beneficiari avranno diritto ad un contributo aggiuntivo massimo di 100 euro, sotto forma di sconto sul prezzo di vendita di abbonamenti a quotidiani, riviste o periodici, anche in formato digitale (entro il limite massimo di 25 milioni di euro per il 2021 e per il 2022), disponibile sia per acquisti online che presso i rivenditori “fisici”.
Un’altra misura è quella soprannominata “kit digitalizzazione” e che ha come obiettivo quello di aiutare a fruire della didattica a distanza i nuclei familiari con reddito inferiore ai 20.000 euro annui (ed almeno un componente iscritto a un ciclo di istruzione scolastico o universitario) e privi di un contratto di connessione ad Internet o di telefonia mobile: i beneficiari riceveranno un dispositivo elettronico in comodato gratuito o un bonus di equivalente valore.
Il limite massimo di spesa per il 2021 è stato fissato in 20 milioni di euro e per ottenere il bonus o il dispositivo in comodato i componenti iscritti a un ciclo di istruzione dovranno dotarsi del Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID). Entro 60 giorni saranno definite le modalità di accesso a tale beneficio.
Altre misure per incentivare la digitalizzazione del Paese sono quella che prevede l’incremento di 1 milione di euro del preesistente fondo di funzionamento dei piccoli musei (con l’obiettivo di digitalizzare il patrimonio e progettare podcast e percorsi espositivi che possano essere sfruttati in modalità e-learning) e quella volta a favorire il rinnovo o la sostituzione degli apparecchi televisivi che non supportano la ricezione dei programmi con le nuove tecnologie DVB-T2 e per favorire il corretto smaltimento degli apparecchi obsoleti.
Nelle prossime settimane saranno diffusi tutti i dettagli sulle modalità operative delle singole misure.